In sede di progetto, dal profilo dell’accessibilità, quali sono i dettagli da considerare?

In generale sono quelli contenuti nel formulario per la verifica delle domande di costruzione, in particolare sono gli aspetti legati alle dimensioni di alcuni vani quali: posteggi, ascensori, pianerottoli e wc; oppure legati alla larghezza delle rampe, a pendenze non indicate, ad arredi e simboli carenti o presenti solo parzialmente. Evitare una continuità del difetto nella successiva fase realizzativa diviene dunque imperativo.

SCHEDE TECNICHE PER PROFESSIONISTI

Questo perché, al contrario delle problematiche legate all’assenza di un posteggio che risultano facilmente risolvibili anche in tempi successivi, quelle connesse alle strutture murarie una volta edificate divengono difficili e costose da risanare. Pure quando si tratta di un ascensore le cose possono complicarsi: la semplice presenza di un vano in muratura sufficientemente grande non è garanzia di conformità in sede esecutiva, in quanto, come già avvenuto, è possibile che per motivi di risparmio, per consigli errati o per altri motivi l’esecutore riduca il vano della cabina dal conforme cm 110×140 all’inidoneo cm 100×120.

Discorso analogo per i wc: in un piano 1:200 non sempre gli apparecchi vengono inseriti nei locali sanitari, e quando lo sono, non sempre la loro disposizione è corretta, ma se anche lo fosse, non sempre il wc si trova disgiunto dai reparti uomo/donna, come la norma richiede. Se poi si evita l’uso del simbolo standard dei disabili per indicarne l’accessibilità, quella zona risulterà di difficile interpretazione e facilmente equivocabile.

Stesso argomento nelle rampe: se ne segnala la presenza, talvolta la loro larghezza, ma il più delle volte se ne trascura la pendenza! In quei casi si è fortunati quando sul disegno appaiono quote e lunghezze! In caso contrario occorre misurare distanze e livelli col righello e poi procedere ad un calcolo approssimativo.

In presenza di questi casi e in base alla situazione generale, inclusione andicap ticino agisce o per opposizione o per segnalazione dapprima per ridurre il margine di errore e di malintesi derivanti dall’approvazione di piani non corretti, e in secondo luogo per indurre i progettisti a considerare costantemente tutti i citati aspetti legati alla problematica dell’andicap. Questione che può essere facilmente raggiunta grazie all’applicazione di un’appropriata e puntuale segnalazione.

inclusione andicap ticino raccomanda quindi di segnalare la pendenza delle rampe, di applicare le dovute misure nei vani indicati e di segnalare col simbolo della persona in carrozzella l’accessibilità di tutti gli spazi citati.

Facendo propri questi suggerimenti ci si svincola dal condizionamento della regola ed oltre evitare la ricezione di avvisi e opposizioni, che comportano sempre un’inutile perdita di tempo, ci si scopre a voler applicare la norma non per imposizione legislativa.