8 maggio 2022: auguri mamme!

L’8 maggio 2022 è un giorno speciale: la Festa della mamma! In occasione di questa ricorrenza vi proponiamo una doppia intervista a mamma Marzia e sua figlia Alice.

Marzia e Alice

Intervista a mamma Marzia

Intervista ad Alice, figlia di Marzia

Marzia
Nome Marzia
Età/data di nascita 04.12.1965, 57 anni
Lavoro Prima della malattia: impiegata di commercio
Segno zodiacale Sagittario
Segni particolari Determinazione
 Il mio motto  Non demordere mai!
 Il mio cibo preferito Pasta
Hobbies Lettura, scrittura, viaggi, musica
Alice
Nome Alice
Età/data di nascita 13.06.1994, 27 anni
Lavoro Assistente sociale
Segno zodiacale Gemelli
Segni particolari Caparbietà
 Il mio motto Se non troverò la strada, la costruirò
 Il mio cibo preferito Qualsiasi cosa se mangiato in buona compagnia
Hobbies Gatti, fitness, cinema e serie tv, vino
Parlaci un po’ di te.

Dopo il diploma ho lavorato in qualità di impiegata di commercio presso l’Amministrazione cantonale. Ho cessato definitivamente l’attività lavorativa a maggio 2016, a seguito di un’emorragia celebrale/ictus, che mi ha portato un’emiplegia della parte sinistra del corpo. Dopo una lunga riabilitazione presso la clinica Hildebrand di Brissago, sono rientrata al domicilio e alla mia quotidianità. Attualmente sono beneficiaria di una rendita AI.

 

Come hai reagito alla malattia e cosa è cambiato nella tua vita?

Inizialmente la reazione alla malattia è stata un mix di sensazioni e stati d’animo contrastanti: paura, smarrimento, profonda tristezza, consapevolezza, rifiuto, rabbia,… Diciamo che la mia vita è cambiata in toto sotto tutti i punti di vista. Non poter più lavorare mi è pesato molto, ora il vuoto lavorativo è spazio e tempo guadagnato per fare ciò che mi piace e soddisfa. Grazie alla costante e regolare fisioterapia e ergoterapia ho reimparato a camminare (dalla carrozzina all’ausilio del bastone che mi aiuta negli spostamenti). Per quanto riguarda la funzionalità del braccio, ahimè il danno è permanente, ma riesco a cucinare e a svolgere piccole faccende di casa, con l’ausilio della sola mano destra. Un traguardo enorme, ottenuto non senza difficoltà, ma che mi ha molto gratificato

 

Cosa vuol dire essere una mamma con un problema di salute?

Essere una mamma con una disabilità comporta sicuramente dei problemi strettamente legati all’età dei figli. Alice all’epoca era una giovane donna spensierata. Inevitabile, anche perché figlia unica, caricata di responsabilità pratiche ed emotive, che ha saputo affrontare con grande determinazione e coraggio. Non ti ringrazierò mai abbastanza Alice!

 

C’è un messaggio che vorresti lanciare?

Un messaggio che vorrei lanciare a chi convive con una disabilità è quello di imparare a vivere le situazioni attraverso altre prospettive. Trarre beneficio fisico ed emozionale da piccoli miglioramenti, passi avanti o riconquiste; questo arricchisce e fortifica.

Parlaci un po’ di te.

Dopo la maturità commerciale, ho intrapreso la formazione in lavoro sociale ed ora sono assistente sociale presso inclusione andicap ticino e il distretto della Valle di Blenio. Sono molto legata alla famiglia. Ho un compagno da 6 anni che mi sopporta e supporta nel quotidiano. Ho anche quattro mici che tratto come dei figli.

 

Come stai affrontando la malattia di tua mamma e in che modo la supporti?

Sicuramente ora la disabilità di mia mamma è inclusa in maniera armoniosa nella nostra quotidianità. L’inizio è stato difficile, perché indirettamente la mia vita ha dovuto cambiare completamente asset. Ora sostengo mia mamma in alcune attività quotidiane (spesa, grandi pulizie, …) ma il mio modus operandi con lei è: “Appena impara a fare qualcosa di nuovo, io mollo e continua lei!”. Questo il mio modo di volerle bene: aiutarla ad essere autonoma e ad autodeterminarsi.

 

Cosa vuol dire avere un genitore con un problema di salute?

Per molti figli, arriva un certo momento della vita che si trova a doversi occupare del proprio genitore: i ruoli si scambiano. Solitamente questo accade nell’età anziana del genitore. In altri casi, come nel mio, ho dovuto attivarmi in questo senso un po’ prima. All’inizio il sostegno era intenso, ora è quasi assente, perché mia mamma con tanta forza e determinazione, è divenuta autonoma in tantissime cose. Credo che qualsiasi tipo di disabilità non faccia mai smettere ad un genitore di essere tale, l’affetto ed il supporto che mia mamma mi ha trasmesso lo fa sempre anche tutt’ora.

 

C’è un messaggio che vorresti dare a coloro che hanno un genitore con un problema di salute?

Come in qualsiasi relazione genitore-figlio, ci saranno momenti di sconforto e momenti di smarrimento. Magari sono legati alla disabilità, magari no. Il mio messaggio è quello di continuare a vivere il proprio genitore come figlio, non sostituirsi a lui, non diventare il genitore del proprio genitore, piuttosto chiedere sostegno a dei professionisti, ma cercare di preservare e mantenere la pietra preziosa che è la relazione con la propria mamma o il proprio papà in qualità di figlia o figlio.