Spazi privati aperti al pubblico: tutti hanno diritto ad accedervi!

Per la prima volta in Svizzera un ricorso civile in ambito di discriminazione di una persona con disabilità è stato accolto.
Le organizzazioni insieme, Procap, Pro Infirmis e Inclusion Handicap, ricorrenti, ne hanno dato comunicazione in data odierna.

Pur non essendo ancora cresciuta in giudicato, la sentenza del Tribunale Cantonale di Appenzello Esterno di oggi è la prima decisione a livello nazionale che conferma l’avvenuta discriminazione di persone con disabilità da parte di privati che forniscono prestazioni al pubblico.

Questi i fatti: nel gennaio 2012 era stato rifiutato l’accesso al centro balneare Unterrechstein di Heilen (AR) a dei collaboratori della scuola di pedagogia curativa di Heerbrugg, accompagnati da cinque bambini con disabilità cognitiva e fisica tra i 6 e i 14 anni poiché la loro sarebbe stata una presenza scomoda che non poteva essere imposta agli altri bagnanti.
Il centro balneare, pur essendo privato, è aperto a tutti e quindi impedire ad una persona con disabilità di accedervi è discriminante.
Di conseguenza, le citate organizzazioni hanno inoltrato all’autorità giudiziaria competente un’azione d’accertamento atta a confermare l’avvenuta discriminazione contraria ai principi sanciti dalla Costituzione Svizzera. Discriminazione che il Tribunale Cantonale ha oggi confermato.

La sentenza non è ancora definitiva e non si sa se i responsabili del centro faranno ricorso. Tutti sono in attesa delle motivazioni dell’autorità giudiziaria, attesa che potrebbe durare ancora diversi mesi.
Si tratta in ogni caso di un segnale importante per tutta la Svizzera e che ci aiuterà a spronare ulteriormente ogni cittadino al rispetto dei diritti umani.

 

Per ulteriori informazioni è a disposizione Paola Merlini, giurista per inclusione andicap ticino e responsabile dell’antenna ticinese di Inclusion Handicap.